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Sotto un albero di Tiglio.

Giudice interiore, Reiki, Consapevolezza, Counseling Transpersonale

Sotto un albero di Tiglio.

albero di tiglio con la domanda chi sono io

La domanda “Chi sono Io?” durante un semplice lavoro.

Ripulire un pezzo di terra è un gesto che non solo porta bellezza e armonia dove prima regnava caos, è un gesto di nutrimento per me stessa quando l’attività è svolta con presenza e attenzione.

Ieri facendo ordine sotto un albero di Tiglio, tagliando arbusti e togliendo sassi, la domanda “Chi sono Io?” mi ha pervasa con forza.

Insieme alla domanda sono nati in me pensieri in merito al condizionamento che ho ricevuto, nell’infanzia e anche nel corso della vita, dai genitori, dalle figure di autorità che ho incontrato, dai libri, film, dalla cultura, dalla società, dall’ambiente.

Il condizionamento influenza profondamente l’essere umano, nel comportamento e soprattutto nelle immagini che ciascuno ha di se stesso. Tendiamo a definirci con “sono questo”, “non sono quello” ma la domanda “Chi sono?” va oltre le immagini, le definizioni, le categorie di appartenenza.

Mi accorgo che ciò che fa la differenza nel mio stato interiore è come mi relaziono al condizionamento, non il condizionamento di per sé, bensì la scelta di compiere nel presente, ora, passi spontanei in sintonia con il mio cuore, la mia pancia, il mio pensiero e allinearmi sempre di più al sentire, indipendentemente da ciò che gli altri possono pensare di me, e soprattutto sorprendendo anche me stessa nel momento presente.

Così facendo si staccano da sole immagini e proiezioni, avviene una progressiva disidentificazione da chi penso di essere e si apre una dimensione ampia di presenza dove la domanda Chi sono io? non trova risposte riferibili alla personalità bensì una immediata connessione all’Essere.

Mi sembra che la libertà sia una conquista continua di auto-riconoscimento nel presente.

La domanda “Chi sono io?” conduce in un processo, indica dove l’attenzione si appoggia: sull’identità o sull’essere? Sugli stereotipi, sulle immagini o sullo spirito-consapevolezza che per quanto misterioso mi pervade e permette di sperimentare la vita?

Un’attività quotidiana qualsiasi se svolta con attenzione e accompagnata dalla domanda apre direttamente all’esperienza: Sono qui. Sono.

Così, la meditazione, che di solito è relegata ad un momento particolare della giornata attraverso una tecnica, si cala nel quotidiano e viviamo con consapevolezza, attenzione, apertura, presenza.

Con la presenza tutto si semplifica, si entra nel flusso, nella spontaneità, nel presente.