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Comunicazione e Sarcasmo

Giudice interiore, Reiki, Consapevolezza, Counseling Transpersonale

Comunicazione e Sarcasmo

arco con freccia comunicazione diretta

La freccia avvelenata

Il sarcasmo nella comunicazione si esprime con delle frasi, di solito brevi, che come frecce colpiscono e feriscono.

A volte contengono delle verità ma vengono dette con un’intonazione particolare, vengono scagliate all’improvviso, nel bel mezzo di una conversazione anche amichevole, toccano corde sensibili, fanno male, suscitano senso di colpa, aggressività, rabbia.

Il sarcasmo contiene aggressività per questo ci si sente aggrediti, a volte umiliati.

Quella del sarcastico è una aggressività passiva, nascosta spesso da un sorriso particolare, che prelude lo scocco della freccia avvelenata che punge, tocca in un punto sensibile e ci fa reagire.

Reagendo con rabbia spesso si viene giudicati con frasi del tipo: “ Non sai stare allo scherzo! Non capisci le battute! Sei rigido!..”

Perché le persone usano il sarcasmo nella comunicazione?

Il sarcasmo è uno sfogo per qualcosa che non è stato chiarito nel passato e si è fermato, come un tappo, da qualche parte, sullo stomaco, nel cuore, nella gola, e viene scaricato, liberato con una battuta, una frecciata.

Una comunicazione sana tra individui prevede chiarezza, ascolto, capacità di mostrarsi vulnerabili, attenzione, rispetto, fiducia in se stessi e nell’altro.

Evidentemente non è cosa facile e c’è bisogno di allenamento per comunicare in modo sano e non creare separazione gli uni con gli altri.

Se guardo al principio unitivo insito nella realtà, sono uno con l’altro, l’altro è me, pur nella diversità della personalità, posso vivere, sperimentare l’unità dell’Essere.

E’ sempre la personalità che si mette di mezzo con i suoi confini e identificazioni, maschere, giudizi, distorsioni.

Osservarne il funzionamento, conoscerla, rendermi disponibile a darle il giusto significato, mi allinea all’Essere e allora vedo la freccia rivolgersi verso l’alto, priva di veleno mi indica la direzione, dove voglio portare i miei passi, le mie parole, la mia vita.