Giudice Interiore
Il Giudice interiore è l’ostacolo fondamentale al riconoscere pienamente il nostro valore, la nostra vera natura, la libertà che abbiamo e siamo. Per uscire dal suo condizionamento è necessario imparare a conoscerlo e a attivare risorse per tornare liberi di essere.
Come opera il giudice interiore
Attraverso l’auto-giudizio e la svalutazione, attraverso il paragone e le idee preconcette, il giudice ci mantiene nella sopravvivenza, nel compromesso, nello status quo della personalità condizionata.
Ciascuno di noi, non solo merita ogni bene e felicità, ne ha il pieno diritto. Apriamo gli occhi su questo mondo con la curiosità e meraviglia della scoperta. Con l’andare del tempo perdiamo curiosità e meraviglia adattandoci a vivere in anguste stanze di una casa che non ha pareti se non quelle che il giudice ci fa vedere come tali.
Perdiamo il contatto con il nostro essere, con il sentire, perdiamo la libertà di rispondere alle circostanze e reagiamo automaticamente entrando in un circolo vizioso che ci frammenta, dove la responsabilità è scaricata su qualcun altro: storia personale, genitori, società, vita.
Il Giudice interiore crea continuamente confini basati sul giusto/sbagliato, accettabile/non accettabile. Confini che ci dicono chi siamo attraverso definizioni e immagini di noi stessi e del mondo; confini che diventano linee guida di comportamento (questo si fa, questo no) binari di strade conosciute dove il dover essere è il navigatore automatico della nostra esperienza interiore. Il Giudice è la castrazione di desideri, pulsioni, sensazioni, energia vitale, aspirazioni, creatività.
Conoscere il giudice interiore è recuperare la piena libertà di essere chi siamo, è uscire da una ipnosi collettiva e personale che proietta il passato sul presente, porta all’esperienza di noi stessi interi, unici, appassionati e VIVI.
Ho creato percorsi specifici per uscire dal condizionamento e dall’ attività del giudice interiore sia nei gruppi di crescita che nelle sedute di counseling.